Dott.ssa Laura Grassi Cardiologa

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Sarcopenia:

MUSCOLO,CUORE E OSSA 

PARLANO LA STESSA LINGU

Pubblicato il: 24 giugno 2025

La sarcopenia, ovvero la perdita di massa muscolare, può colpire sia uomini che donne a qualsiasi età. Tuttavia, diventa più frequente nelle donne in menopausa, a causa dei cambiamenti ormonali, e negli anziani di entrambi i sessi, per effetto del naturale invecchiamento e di variabili come un’alimentazione squilibrata, in particolare povera di proteine. 

La sarcopenia rappresenta un vero e proprio fattore di rischio per la salute globale: muscolare, metabolica, scheletrica e cardiovascolare. 

Il muscolo: l’organo della longevità 

Il muscolo è un organo chiave per la salute metabolica ed è considerato l’organo della “longevità”. Il muscolo scheletrico non serve solo per muoverci: è un tessuto metabolicamente attivo, coinvolto nella regolazione del metabolismo del glucosio, degli acidi grassi e dell’insulina. 

Quando la massa muscolare si riduce, il metabolismo rallenta e aumenta il rischio di insulino-resistenza, diabete di tipo 2 e accumulo di grasso viscerale. Questo circolo vizioso si accentua nelle donne in menopausa, a causa del calo degli estrogeni, che ha effetti negativi sia sul muscolo che sull’osso. 

Sarcopenia, osteoporosi e fragilità: tre volti della stessa sindrome

La sarcopenia è spesso associata a osteopenia o osteoporosi: meno muscolo significa meno stimolo meccanico sull’osso e maggiore rischio di fratture da fragilità. Studi recenti dimostrano che la perdita di massa muscolare è fortemente correlata a una ridotta densità minerale ossea, in particolare nel periodo postmenopausale. 

Muscolo e cuore: un legame di ferro 

Un aspetto ancora poco considerato è la relazione tra massa muscolare e salute cardiovascolare. Le donne con sarcopenia presentano un rischio maggiore di calcificazioni coronariche e rigidità vascolare, due indicatori precoci di malattia aterosclerotica silente. In altre parole, meno muscolo può significare più placca nelle arterie. 

Il ruolo del cortisolo: lo stress che consuma 

Non possiamo infine trascurare l’effetto dello stress cronico e del suo principale mediatore, il cortisolo. Questo ormone ha un’azione catabolica: favorisce la degradazione del muscolo e ne ostacola la rigenerazione. Nella donna in perimenopausa, spesso sottoposta a molteplici carichi (lavoro, famiglia, cambiamenti fisici ed emotivi), i livelli di cortisolo possono restare cronicamente elevati, accelerando la perdita muscolare. 

Come evitare o migliorare la sarcopenia? 

Il trattamento si basa su due strategie principali. Da un lato, l’attività fisica regolare, in particolare gli esercizi contro resistenza e con carichi progressivi, che stimolano direttamente la sintesi muscolare. Dall’altro, un supporto nutrizionale mirato, che prevede un adeguato apporto proteico giornaliero di circa 1,5 grammi per chilogrammo di peso corporeo, l’integrazione con aminoacidi essenziali — tra cui la leucina — in quantità pari a 8-10 grammi al giorno, e l’eventuale utilizzo di derivati come l’idrossi-metilbutirrato (HMB) e la creatina, sostanze utili al mantenimento e alla ricostruzione della massa muscolare. 

In conclusione 

Nell’ambulatorio cardio-metabolico-motorio, valutare precocemente la composizione corporea e intervenire su movimento, alimentazione, integrazione e gestione dello stress significa agire non solo contro la sarcopenia, ma favorire una longevità funzionale e consapevole nei pazienti.